Il contest fotografico che metterà  in mostra tutti gli angoli dismessi ed inutilizzati in Italia

Individuare una nuova identità  nelle zone abbandonate, attraverso una fotografia

Hai mai pensato che quell’angolo abbandonato della tua città  probabilmente potrebbe avere un’altra destinazione d’uso? Bene, allora fotografalo!
Il  contest fotografico, lanciato da ” Fondazione Con il Sud ” , è alla ricerca di scatti fotografici che abbiano come soggetto degli spazi in disuso, angoli delle nostre città  abbandonati, spazi che addirittura rischiano il crollo o l’abbattimento.
Il concorso, intitolato #Spazidanonperdere, è un’iniziativa promossa in occasione della manifestazione ” Nuove pratiche con il Sud. Spazi da non perdere ” , che si terrà  a Palermo dal 15 al 17 ottobre.
Durante questa manifestazione ci sarà  un evento interamente dedicato al contest, al quale prenderanno parte le community di arti digitali, tra cui gli artisti di Flxer community  che, in collaborazione con LPM, Live Performers Meeting, elaboreranno in un originale dj/vj set le foto del contest e incontreranno i fotografi e i cittadini coinvolti. Nelle giornate della manifestazione a Palermo verrà  allestito un fotoreportage collettivo per mostrare gli scatti degli angoli inutilizzati italiani.
Si tratta di un contest rivolto a tutti, la cui partecipazione è gratuita. L’idea è appunto quella di fotografare ville e palazzi storici, ex luoghi di culto, castelli e fortezze, beni archeologici, archeologia industriale e tutte le altre tipologie di spazi in disuso, postando le immagini sui propri account dei social media (Instagram, Facebook e Twitter), utilizzando e diffondendo l’hashtag #spazidanonperdere, oppure inviandole all’indirizzo mail spazi@conilsud.it, inserendo come oggetto: “Contest #spazidanonperdere”.

Perché fotografare aree dismesse e abbandonate?

Lo scopo di questa iniziativa artistico-culturale è senza dubbio quella di capire come poter riqualificare le aree abbandonate, ridando anima a delle zone ormai ridotte in ruderi, creando possibili aree di bene comune.
La scelta della riqualificazione è affidata allo sguardo creativo di un fotografo, professionista o dilettante che sia, che abbia avuto occasione di immortalare sotto la giusta prospettiva l’angolo da non perdere della propria città .
Dunque, si spera che da un semplice scatto possa fiorire un’idea, un’iniziativa che apporti benefici a tutta la comunità .
Questi spazi, senza più un ruolo, possono raccontare il passato, cercando un proprio uso per il futuro e possono creare collaborazione e condivisione dei cittadini.

Il nome ” spazi da non perdere ” si pone come un invito nei confronti dei cittadini a dar nuova voce al cemento ormai gettato  sulla natura e che potrebbe rivelarsi un’opportunità .
Se l’iniziativa riuscisse a mirare il bersaglio, ossia arrivasse a sensibilizzare l’opinione pubblica, cercando il coinvolgimento delle istituzioni, si potrebbe addirittura pensare che queste zone dimenticante diventino una fonte di sviluppo locale che apporti benefici alla comunità  tutta.

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