Questa volta sono gli Orti del Santa Maria il bene comune restituito alla collettività 

Ancora una volta Siena si dimostra un esempio nell'attuazione pratica del Regolamento dei beni comuni, della sua logica e dei valori che ne sono alla base.

Così, ancora una volta, Siena si dimostra un esempio nell’attuazione pratica del Regolamento dei beni comuni (clicca qui per accedere alla sezione dedicata), della sua logica e dei valori che ne sono alla base.
Grazie ad un accordo raggiunto a metà  novembre tra Comune e Contrada dell’Aquila, gli Orti del Santa Maria, grandi giardini situati in vicolo del Verchione e da decenni non valorizzati, anzi, quasi abbandonati, potranno essere riqualificati, risanati, e riportati alla vita, affinché i cittadini possano usufruirne e godere della bellezza di un luogo verde cosìaffascinante.
I lavori sono già  cominciati, l’area è stata pian piano ripulita ed in progetto ci sono interventi come l’inserimento di nuova vegetazione accanto a quella esistente e l’installazione di fontanelle, panchine, di un impianto di illuminazione e di giochi per bambini, che trasformeranno gli Orti in uno spazio attrattivo di incontro e condivisione per giovani e adulti, in pieno centro storico.

Ovviamente i lavori di manutenzione e risanamento richiederanno tempo e risorse, ma se tutto procederà  secondo i piani, i cittadini senesi potranno usufruire di questo piccolo angolo di paradiso già  all’inizio della stagione estiva.

La Nobile Contrada dell’Aquila si occuperà , inoltre, del mantenimento e della periodica manutenzione del giardino anche a lavori terminati, cosìda poterne garantire l’accesso alla cittadinanza durante tutto l’anno, sebbene si prevede che lo spazio sarà  sfruttato al massimo delle sue potenzialità  soprattutto durante il periodo del Palio di Siena.
Gli Orti del Santa Maria sono solo uno dei tanti esempi del virtuoso rapporto di collaborazione tra amministrazione comunale senese e Contrade, grazie al quale spazi e beni comuni, altrimenti abbandonati o inutilizzati, sono restituiti alla collettività  in un’ottica di condivisione e socialità , l’ottica messa in luce dal Regolamento sui beni comuni, l’ottica che introduce una nuova idea di società  e che porta a nuovi rapporti, legami tra individui e, per questo, vantaggi alla vita di ciascuno di noi.

 

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