La legge è “destinata ai giovani compresi fra i 14 e i 35 anni, residenti o presenti nel territorio regionale per motivi di studio e di lavoro, i quali vengono riconosciuti risorsa essenziale della comunità regionale, promuovendo e favorendo la loro formazione, l’accesso al mondo del lavoro e la loro partecipazione alla vita pubblica attiva”.
Il caso merita un interesse particolare per l’iter che ha portato all’approvazione della Legge e che ha visto coinvolti, oltre la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e la Regione, comunità locali rappresentate da funzionari pubblici e cittadini, in un progetto dialogico a più riprese denominato ” Let’s Gov, promuovere opportunità e praticare cittadinanza ” .
Dalla scrittura collaborativa all’approvazione della Legge: un laboratorio d’innovazione civica
Un lavoro condiviso di cui il fulcro, messe da parte le gerarchie di ruolo, è stato l’acceso interesse nei confronti dei giovani, categoria di cittadini che, senza dubbio, soffre maggiormente in un periodo storico d’incertezza e precarietà , non solo lavorativa. Proprio per questo, nobile e pragmatico esempio di costruzione di una politica di amministrazione condivisa che, portato a termine al di fuori delle sedi tradizionali, ha mantenuto anche nelle modalità comunicative l’intento di assistere efficacemente la ” parte indifesa ” della cittadinanza, ridonandole dignità .
Alla prima fase, incentrata sull’ascolto dei bisogni dei destinatari e alla discussione puntuale dei dati a disposizione, è seguita una fase progettuale in cui la Regione Umbria, rendendo soggetti co-promotori quei destinatari troppo spesso relegati a soggetti passivi, ha creato un’occasione di scrittura collaborativa, dando forma tangibile al concetto astratto di democrazia partecipativa. Un laboratorio d’innovazione civica che, come si legge tra le pagine del sito internet del team di Puntodock, ha coinvolto gli interlocutori giusti e con strumenti metodologicamente corretti ha portato a termine uno degli obiettivi più alti cui si possa ambire: scrivere una Legge.
Il testo di quest’ultima è stato cosìarricchito di una varietà di punti di vista e sfumature di cui la sensibilità dei tecnici non sarebbe stata capace.
La dignità dei giovani al centro
Una legge che, prendendo in considerazione i bisogni dei giovani presenti sul territorio si pone l’obiettivo di garantire maggiore dignità alle nuove generazioni, facendo acquistare loro maggiore fiducia nel futuro. Tra gli altri temi, l’incentivo alla partecipazione dei giovani alla vita pubblica e alla cittadinanza attiva, l’istituzione di una Giornata regionale dei giovani, di un tavolo di coordinamento composto da un assessore alle politiche giovanili e dodici assessori comunali selezionati dal Consiglio delle Autonomie locali e la formazione di una Consulta regionale dei giovani, composta al massimo da trentacinque rappresentanti, scelti con la massima trasparenza e garantendo parità di genere tra associazioni, movimenti giovanili, universitari, oratori, giovani imprenditori, giovani professionisti e altri.
La galleria fotografica completa del percorso di costruzione collettiva della legge, è disponibile ai seguenti link: http://bit.ly/1ZDTo6q e http://bit.ly/1Sz5jTL
Per l’intervista all’allora referente alle politiche giovanili della Regione Umbria, Giovanni Castellani, cliccare qui.
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