L’evento del 15 gennaio, un seminario interno a porte chiuse, sarà il primo incontro del nuovo anno della Consulta, che si riunisce ordinariamente a cadenza bimestrale secondo un calendario annuale prestabilito.
La Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali è stata istituita nel 1976 dalla Conferenza episcopale italiana con l’obiettivo espressamente dichiarato quello di approfondire tematiche ritenute contestualmente strategiche per interpretare e comprendere la situazione socio-assistenziale ed economica del Paese. Nello specifico, l’articolo 2 dello Statuto, annovera come prima tra le finalità della Conferenza quella di ” a. stabilire un collegamento permanente fra organismi che, nell’ambito della Chiesa Italiana, sono espressione qualificata dell’esercizio della carità nel settore socio-assistenziale, per uno scambio di informazioni e di esperienze e per un sostegno reciproco; ” .
Continuare a parlare di sussidiarietà
Il Presidente di Labsus Gregorio Arena, era stato precedentemente coinvolto negli incontri della Consulta, in occasione di un seminario titolato ” Sussidiarietà e nuovo welfare ” (1 gennaio 2012), nel quale aveva presentato un intervento dedicato a ” Dopo la crisi, un nuovo welfare fondato sulla sussidiarietà ” . I lavori dell’intero anno pastorale 2011-2012 sono stati dedicati al tema della sussidiarietà ed anche i lavori del nuovo anno si aprono all’insegna di questo tema. Per il primo incontro del nuovo anno, inaugurato dal presidente della Consulta, Mons. Giuseppe Merisi, il focus sarà posto sulle reti, tema caro alla Consulta che, nel corso dei suoi anni di attività , ha promosso quattro censimenti dei servizi socio-assistenziali con l’obiettivo di promuovere una rete di assistenza sempre più sensibile ed efficace rispetto ai bisogni emergenti ed al bene comune.
L’intervento del professor Arena, dal titolo ” La sussidiarietà dalla teoria alla pratica. Riflessioni e proposte per la costituzione di reti ” , sarà seguito da un confronto strutturato che coinvolgerà l’intera assemblea. Si tratterà quindi di un momento riflessivo e propositivo per trasformare la sussidiarietà da teoria a pratica attraverso lo strumento delle reti.
