“Traffico, inquinamento, benzina, assicurazione è tempo di rivoluzione!” Comincia cosìil video che illustra l’iniziativa Bike Sharing Napoli di cui CleaNap è vincitore del bando “Smart cities and Communities and Social Innovation” del Miur – Pon Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale per le Regioni obiettivo Convergenza. Una risposta al traffico e all’inquinamento per migliorare la vivibilità urbana e promuovere la mobilità sostenibile sono i principali obiettivi del progetto che prevede la realizzazione di ciclostazioni da dove poter prelevare, attraverso una speciale tessera e all’impiego della tecnologia NFC (Near field communication) per smart device, le biciclette.
Le ragioni dell’iniziativa
“Napoli, una città in evoluzione. Dopo le Ztl del centro storico e del lungomare, proviamo a dare una svolta in tema di mobilità . Parallelamente ai disservizi e ai tagli al trasporto pubblico, proponiamo un’alternativa concreta e fattibile, sinonimo di europeizzazione e vivibilità “, si legge sul sito dell’iniziativa. Il progetto è cofinanziato per l’8 per cento dal ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca e – come spiegano i cittadini di CleaNap – “servono ancora risorse pari a 4mila euro”. Il gruppo di CleaNap (1) per queste ragioni si è affidato alla piattaforma di crowdfunding Derev.com per poter raccogliere il contributo economico di quanti, cittadini napoletani e non, vogliono partecipare alla realizzazione delle ciclostazioni in città . La piattaforma aperta il 4 febbraio resterà attiva fino al 5 maggio 2013 per raggiungere almeno la quota di 65mila euro per avviare la start-up.
Un servizio collettivo per migliorare la città . Come funzionerà ?
Una risposta smart e sostenibile alla crisi per rivoluzionare non solo il modo di muoversi in città ma per favorire anche la riduzione delle emissioni urbane tenendosi in forma. Sono i vantaggi del bike sharing, iniziativa attiva in molte città europee, da Parigi a Londra passando per Barcellona, Milano e Copenhagen e che ora si prepara ad approdare anche a Napoli. Ma come funzionerà Bike sharing Napoli?
“La fase iniziale del progetto – si legge sul sito di CleaNap – prevede la diffusione delle ciclostazioni secondo l’asse Agnano-Centro Direzionale, attraversando alcune zone strategiche” (come Via Caracciolo, Via Chiaia, Via Toledo, Via Marina e Corso Umberto ndr). Il primo passo sarà l’installazione immediata di 24 ciclostazioni per 25 biciclette. Il servizio potrà essere migliorato grazie alla partecipazione attiva di tutti i cittadini che potranno indicare “le zone di loro maggiore interesse, contribuendo cosìad un ampliamento trasparente, democratico e funzionale” del servizio stesso. Sarà possibile, inoltre, attraverso la propria tessera e all’impiego delle tecnologie NFC, prelevare la bici avendo a disposizione mezz’ora gratuita per poter raggiungere gli amici, il lavoro o visitare in modo sostenibile Napoli. La bici sarà poi depositata nella stazione più vicina al luogo in cui ci si trova.
Un servizio smart, in arrivo l’app di Bike sharing Napoli
Ma come si fa a conoscere la ciclostazione più vicina? Per rendere più agevole la fruizione e l’accesso al servizio il progetto prevede anche lo sviluppo di un’applicazione che permette, attraverso tablet e smartphone, di poter essere informati in tempo reale sulla ciclostazione più vicina, sul numero di bici e parcheggi disponibili. L’app permetterà anche di noleggiare le biciclette, segnalare malfunzionamenti e geolocalizzare i principali punti di interesse culturali. Partner dello sviluppo dell’app è lo spin-off universitario LumiLab grazie anche alla collaborazione del docente all’Università Federico II di Napoli Franco Cutugno, che assieme a LumiLab hanno già realizzato l’app City&Bus per l’Azienda napoletana per la mobilità , lanciata in occasione dell’America’s Cup.
(1) Notizie relative a CleaNap sulle pagine di Labsus: Labsus chiama CleaNap e Friarielli ribelli, CleaNap: l’esempio di Napoli e CleNap, l’importanza della raccolta differenziata.