Poco più di 100 comuni italiani su quasi 9mila, e appena 4 in Veneto, hanno adottato un regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la gestione dei beni comuni. Tra i Comuni che hanno mostrato questa sensibilità , San Donà  di Piave, che lo ha adottato l’anno scorso.   Il regolamento è uno strumento per favorire la partecipazione dei cittadini, come previsto dal programma di mandato.

E’ questo il tema principale di un incontro pubblico, giovedì6 aprile alle 17,30 al Centro culturale da Vinci, introdotto dal sindaco Andrea Cereser e dalla presidente della Commissione Statuto e regolamenti Silvia Lasfanti. Obiettivo del regolamento è non solo governare, ma anche dare impulso a iniziative già  sorte a livello spontaneo. «Rappresenta   un approccio molto innovativo alla relazione tra cittadini e amministrazione, in un’ottica di reciproca collaborazione, perché la città  è di tutti – spiega Lasfanti – Il regolamento si concretizza in un patto di collaborazione tra amministrazione e cittadini, che possono essere associati anche in modo informale. Per bene comune, peraltro, si intendono anche i beni immateriali quindi le attività  possono riguardare anche ambiti diversi dalla manutenzione urbana ». Uno dei primi patti è stato stipulato con l’azienda Lava che ha montato l’antifurto presso la casa delle associazioni.

Relatori dell’incontro Flaviano Zandonai, docente alla Scuola nazionale per la gestione condivisa dei beni comuni, e Donato di Memmo, del Comune di Bologna, che hanno supportato l’amministrazione sandonatese nell’elaborazione del regolamento. Modera la dott.ssa Paola Fasulo, socia di Labsus ed ex corsista SIBEC.

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