Le scuole della regione Campania si aprono al territorio

Un nuovo modo di fare scuola che consente a persone con cultura, età  e saperi differenti di riconoscersi e ritrovarsi in rete

Sono 271 le scuole che restano aperte il pomeriggio, con laboratori, corsi e spettacoli. Una sorta di scuola dei legami che, mediante l’implementazione delle attività  anche in orario diverso da quello delle lezioni curriculari, vede coinvolti adolescenti e giovani delle scuole superiori, insegnanti, genitori nonché la popolazione giovanile ed adulta del territorio.

Cittadinanza e partecipazione trovano cosìil loro primo terreno d’incontro nella scuola. Ed è proprio la scuola la prima grande istituzione nella quale, mediante lo stare insieme, ci si trova a svolgere un ruolo attivo in una comunità .

Infatti, sebbene l’iniziativa si inserisca nel più ampio progetto teso ad intercettare i bisogni giovanili al fine di realizzare un’efficace azione di prevenzione delle situazioni di rischio, emarginazione e disagio giovanile, essa ha tra i suoi obiettivi prioritari la diffusione della cultura della cittadinanza attiva, nonché quelli di innalzare il livello di responsabilità  personale, migliorare il senso di appartenenza al territorio, facilitare gli scambi comunicativi tra soggetti e territorio, tra soggetti ed istituzioni, in un’ottica di coinvolgimento delle persone appartenenti alla comunità .

Pensare e agire in rete: anche cosìsi costruisce una cittadinanza attiva. Tutte le scuole aperte della regione campana, attraverso percorsi formativi integrati e metodologie didattiche innovative, punteranno al coinvolgimento ed alla partecipazione al tempo scuola di ragazzi, insegnanti e genitori, e consentiranno loro di riconoscersi e ritrovarsi in rete in una relazione di cittadinanza e di attivare una nuova alleanza di conoscenza tra le differenze di genere e di generazioni.

Non si tratta solo di un nuovo modo di fare scuola, ma anche di un nuovo modo di pensare per meglio comprendere la pratica del lavoro tra scuole, territorio, lavoro sociale, e la realtà  con cui si viene in contatto. Ciò permette alle persone con cultura, età  e saperi differenti, di disporsi gradatamente in una ” dimensione mentale a rete ” , di acquisire la capacità  di autodeterminarsi, rendendosi in seguito capaci di agire e far agire per la salvaguardia e la cura dei beni comuni.



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