Esperienze a tutela della sicurezza in provincia di Chieti

I volontari sono consapevoli del loro ruolo

A turno, ogni notte, due persone, con la consapevolezza di non possedere i requisiti per compiere arresti o farsi giustizia da soli, viaggiano in auto per sorvegliare sui sonni tranquilli dei propri vicini di casa e non solo. In entrambi i comuni la sorveglianza si effettua in macchina e sempre in coppia, poiché quattro occhi sono meglio di due e la compagnia aiuta a non addormentarsi durante il proprio turno di vigilanza.

Armati di telefonini e di agenda con tutti i numeri utili gli abitanti di Rizzacorno si conoscono benissimo e se notano qualcosa di sospetto o un’auto non famigliare avvisano subito gli abitanti dell’abitazione e soprattutto le forze dell’ordine. I volontari, movimentando le vie del paese sono convinti di poter scoraggiare i malviventi dal compiere qualsiasi gesto.

In questa frazione la sorveglianza notturna era già stata attivata in precedenza e aveva riscosso enorme successo. Grazie all’esperienza passata, alla luce del nuovo bisogno, i cittadini si sono attivati più velocemente sapendo anche già come muoversi e come organizzarsi all’interno della comunità.

Ad Ari, i volontari che si sono attivati, oltre a compiere sorveglianza passiva infondono maggiore sicurezza negli abitanti. L’iniziativa, in questo paese, è stata promossa dal sindaco che ha agevolato i volontari con una delibera dell’assemblea civica.

L’iniziativa spopola in moltissimi comuni. L’importante è che si compia semplicemente sorveglianza passiva e che nessuno cerchi di farsi giustizia da solo. È nell’interesse di tutti collaborare con le forze dell’ordine avendo molto chiaro il proprio ruolo. I cittadini attivi devono semplicemente fungere da occhi per Vigili e Polizia.

In allegato le schede dei casi di Ari e Rizzacorno.



ALLEGATI (1):