L'accesso agli archivi di via Solferino

Attraverso l'analisi di 58 articoli, i redattori di Labsus tracciano il rapporto tra il "Corrierone" e la sussidiarietà  orizzontale

Andando a ritroso, l’analisi dei 58 articoli più recenti del Corriere della Sera che trattano il tema della sussidiarietà orizzontale fa emergere determinati elementi che possiamo definire ricorrenti e tipici del modo che tale prestigiosa testata ha di trattare l’argomento.

Va innanzitutto precisato che in 9 articoli la sussidiarietà ricorre in modo minimo e non rilevante: ad essa si fa semplicemente riferimento all’interno di discorsi (spesso riportati dalle parole di qualche personaggio politico o istituzionale) più ampi e complessi sulla situazione sociale, politica, culturale ed economica di Milano. Si tratta di accenni marginali, di articoli emersi nella ricerca ma sostanzialmente periferici rispetto ad un tentativo di analisi del rapporto tra Corriere della Sera e sussidiarietà orizzontale.

Il non profit e welfare al centro degli articoli

Un buon numero di articoli, invece, è focalizzato sull’analisi del mondo non profit milanese: vengono fornite delle analisi panoramiche sull’arcipelago delle associazioni del terzo settore, mettendone in luce il ruolo sempre più importante che esse rivestono nella vita pubblica e civile di Milano, il loro numero crescente e tratteggiando, a volte, la loro attività in campi specifici (assistenza a persone con problemi psichici, ad esempio). Un elemento ricorrente e chiaro è la forte localizzazione e contestualizzazione degli articoli: il CdS parla della realtà di Milano, tratta la sussidiarietà ed il terzo settore con una lente d’ingrandimento preferenziale sul contesto del capoluogo lombardo e sui soggetti agenti al suo interno. Alcuni aspetti più volte sottolineati sono, come già anticipato, la costante importanza del terzo settore, il ruolo sempre più rilevante degli enti non profit anche in relazione al tessuto economico e la loro continua integrazione nella struttura assistenziale e civile del territorio.

Il macrotema sicuramente più dibattuto è il welfare, di cui la sussidiarietà orizzontale è considerata dal CdS uno degli aspetti principali. Sempre sfruttando una prospettiva localizzata su Milano, l’attenzione è posta sui problemi della città, a livello di sicurezza, economia e possibilità per i giovani. Pochi sono gli articoli di respiro nazionale, che esulano dallo specifico contesto, anche se la riforma del titolo V della Costituzione è invocata frequentemente, specie per spiegare le basi legislative dell’autonoma iniziativa dei cittadini: in particolare, però un articolo tratteggia le “regole” generali del nuovo modello di welfare di cui il nostro paese dovrebbe dotarsi (e la sussidiarietà orizzontale, l’intervento sempre più attivo e legittimo dei cittadini ne è uno dei capisaldi). Il welfare riferito a Milano è considerato come una delle chiavi della rinascita cittadina, una delle vie principali lungo cui dovrebbe dirigersi una riqualificazione e riprogettazione della società.
Un nota particolare va riservata ad una serie di articoli che risalgono agli anni precedenti all’introduzione della riforma costituzionale del titolo V. Si tratta il più delle volte di opinioni di alcune personalità che intervengono, a partire dal 1998, per affermare la necessità di legittimare il principio della sussidiarietà orizzontale. In questi casi gli articoli riportano, spesso testualmente, le parole dei diversi soggetti. A questa serie di interventi seguono, in corrispondenza del referendum di riforma del 21, una grande quantità di articoli puramente informativi, tesi a delineare brevemente il contenuto della proposta di riforma.

Ma anche qualche buon esempio…

Ma la grande novità è rappresentata da un articolo risalente al periodo immediatamente successivo all’approvazione della riforma costituzionale. Tale articolo (“Uomo associato mezzo salvato” di Dario Antiseri) è totalmente centrato sul principio di sussidiarietà orizzontale, che viene delineato attraverso una approfondita analisi delle sue origini e dei fondamenti etici ed epistemologici. Inoltre, viene tracciata una panoramica dell’evoluzione storica del principio e una importante differenziazione con la sussidiarietà verticale.

Solo due sono, infine, gli articoli che si occupano di specifici progetti di sussidiarietà, trattandoli in modo approfondito e dedicato. Più di frequente, capita che l’attenzione sia spostata su resoconti di convegni, relazioni, documenti programmatici e riassuntivi dell’attività di qualche soggetto attivo in materia.

In allegato, l’analisi puntuale degli articoli presi in esame.



ALLEGATI (1):