Presto sarà  costituita anche una "unità  di progetto" per il coordinamento dei patti di collaborazione

Presto sarà costituita anche una "unità di progetto" per il coordinamento dei patti di collaborazione

Allo scadere, quasi, del 2017 Latina è il 138esimo comune ad aver adottato il Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. Il Consiglio comunale ha approvato il testo il 28 dicembre dopo un iter durato un anno che ha visto il coinvolgimento e il confronto con la cittadinanza e le associazioni locali, a cui, lo scorso 26 settembre è stata presentata la bozza del Regolamento.
Abbiamo intervistato l’assessora alla Città internazionale, politiche giovanili, partecipazione e smart city Cristina Leggio e il vice presidente della Commissione affari istituzionali nonché incaricato “Democrazia partecipata e gestione condivisa dei beni comuni” Emanuele Di Russo del Comune di Latina che ci hanno raccontato il significato di questa scelta e le sfide future che attendono la città per la concreta attuazione del testo.
“Arrivato finalmente nell’assise dopo un anno di confronto, programmazione e sedimentazione. Oggi (28 dicembre – ndr) in Consiglio è stato approvato il Regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadini, cittadine e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni, ha dichiarato l’assessora alla Città internazionale di Latina Cristina Leggio. Il lavoro fatto in questi mesi ha permesso di costruire i presupposti valoriali e strutturali necessari per rendere applicabili i principi enunciati all’interno del regolamento“.
Un aspetto innovativo del processo che ha portato la città di Latina ad avere il suo Regolamento è stata anche la modifica dello Statuto della città.
“Tra i passaggi fondamentali di questo processo ci sono stati la revisione dello Statuto comunale – ha spiegato l’assessora – che vede oggi la partecipazione come principio fondante della nostra comunità cittadina, e l’adeguamento della macrostruttura dell’ente pianificata anche alla luce di questa priorità valoriale ed operativa”.

“Latina pronta ad essere laboratorio per l’attuazione ‘viva’ della Costituzione”

“Nel corso di questi mesi – ha poi aggiunto Leggio – sono stati altrettanto importanti il contributo della Giunta, dei Consiglieri comunali, della direttrice generale e dei dirigenti dell’Ente, il supporto della Rete Labsus, la disponibilità al confronto degli amministratori e dei funzionari delle città che già attuano il Regolamento e, più di tutti, lo stimolo e la partecipazione dei cittadini e delle associazioni del territorio che hanno attivamente contribuito al percorso. In questo anno di viaggio siamo cresciuti un po’ tutti, come amministratori e come cittadini: abbiamo imparato a parlare un linguaggio nuovo e co-costruito il nostro modo di intendere la partecipazione”.
La sfida ora sarà quella di attuare concretamente il testo attraverso i patti di collaborazione perché la città possa diventare un vero e proprio laboratorio per l’applicazione della Costituzione.
“Ora Latina è pronta per accogliere questo nuovo strumento operativo – ha concluso Leggio – che le permetterà di essere sempre di più un laboratorio per l’attuazione ‘viva’ della Costituzione, e sono sicura saprà interpretare con passione e creatività questa sfida”.

Una “Unità di progetto” per i patti di collaborazione

A raccontarci i prossimi passi che l’amministrazione comunale dovrà compiere è Emanuele Di Russo che ci ha anticipato che presto verrà costituita un’unità di progetto, che fa capo alla Direzione generale del Comune, per il coordinamento e l’attuazione dei patti di collaborazione: cuore del Regolamento.
“Qui a Latina si respira un’aria nuova – ci ha raccontato Di Russo -. C’è fermento per il rinnovato senso di partecipazione. C’è una cittadinanza attiva che aspetta ansiosa di vedere il proprio percorso e le sue iniziative legittimate e c’è quella che si affaccia curiosa per capire cosa ci sia di nuovo”. Già l’approvazione del Regolamento nel corso dei lavori della Commissione Città Internazionale, Partecipazione e Politiche Giovanili, lo scorso 22 dicembre “alla presenza di alcune di queste realtà propositive della nostra città è stata come l’apertura di una finestra su un panorama mozzafiato di una montagna maestosa, alta e possente, con tutto il fascino dell’arrivo in vetta e le premure della difficoltà dell’impresa. La storia della nostra città ha visto spesso nel passato l’indicazione di facili strade verso mete tanto entusiasmanti quanto inarrivabili; questa volta la consapevolezza del percorso, maturata grazie alla rete Labsus e alle esperienze di chi ci ha preceduto, ci ha spinto da subito a prepararci bene”. Di Russo ha poi sottolineato i principi alla base del testo che rappresentano le radici che tengono saldo il terreno della collaborazione.
“Nella nostra attrezzatura abbiamo messo prima di tutto quei valori dell’articolo 3 del Regolamento che non sono mera enunciazione di principi ma sono gli scarponi che servono a tenerci saldi sul terreno. Sono la condivisione, l’inclusione, la trasparenza che renderanno non solo possibile il raggiungimento della vetta ma soprattutto piacevole il faticoso percorso”.


Quali saranno i prossimi step per “dare gambe” e concretezza al testo? “Ora ci aspettano la costituzione dell’unità di progetto per il coordinamento dei patti di collaborazione, la strutturazione della modulistica a supporto delle procedure, la formazione degli uffici e della cittadinanza attiva e la sistemazione di una sede cittadina per gli incontri e i confronti. E’ il primo passo verso l’amministrazione condivisa, dove non saranno i cittadini a sostituirsi all’amministrazione e non più l’amministrazione a decidere dalla torre d’avorio, atrofizzando le responsabilità dei cittadini. Si apre la fase di sperimentazione di quegli strumenti e di quelle procedure tangibili utili a definire le collaborazioni e a dare gambe al bene comune”. (In allegato il testo del Regolamento del Comune di Latina)

E i cittadini, cosa ne pensano?

Abbiamo sentito Graziano Lanzidei del Comitato Latina nord (protagonista dei tavoli di confronto con il Comune per la redazione del testo) che ha definito l’approvazione del Regolamento come un importante segnale per poter realizzare “progetti più complessi di cura della città oltre la semplice manutenzione di uno spazio pubblico che innesca un circolo virtuoso a vantaggio dei cittadini attivi”.
“Abbiamo già proposto all’amministrazione comunale – ci ha spiegato Graziano – un progetto per realizzare interventi di riqualificazione di una struttura, un ex asilo, ormai in stato di abbandono per restituirlo alla cittadinanza. Ma perché il testo trovi una reale applicazione è importante puntare su un percorso educativo e di divulgazione capillare nei confronti dei cittadini” perché tutti possano conoscere il Regolamento ed avere così la possibilità di partecipare attivamente alla vita della comunità locale. “Un grande sforzo, questo, che richiede anche l’impegno dei cittadini già attivi e protagonisti del territorio nonché dell’amministrazione locale: perché le idee per camminare hanno bisogno di gambe forti su cui reggersi“.
L’approvazione del Regolamento è sicuramente un grande segnale di cambiamento per la città di Latina, – secondo Graziano – me è necessario, perché tutti gli ingranaggi della macchina dell’amministrazione condivisa funzionino in armonia, “un continuo e serrato confronto e dialogo tra cittadini attivi e cittadini che vogliono conoscere, associazioni, comitati di quartiere e amministrazione locale. Abbiamo già chiesto al Comune – ha concluso Graziano – di organizzare anche dei corsi di formazione per tutti quei cittadini che volessero impegnarsi per i beni comuni e per il bene comune”.

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