“Il Sud è dotato di un capitale sociale immenso. Ha solo bisogno di essere raccontato”. E’ con questo proposito che sorge l’accordo tra la Fondazione Apulia Film Commission e la Fondazione Con il Sud, cofinanziato dalla Regione Puglia. L’iniziativa, alla quale è possibile partecipare con ” SHORT ” (cortometraggi di 5-20 minuti) e ” DOC ” (documentari della durata di 20-52 minuti) si rivolge a binomi composti da imprese cinematografiche ed enti del Terzo settore meridionale.
Il cinema infatti, come ha ben sottolineato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante la presentazione del bando lo scorso 21 dicembre, ” è stato e continua ad essere promotore di innovazione, progresso e crescita sociale e culturale ” . La novità consiste nel rendere il cinema un dispositivo in grado di ” dar voce al Sud ” in quanto ” giacimento di storie che attendono solo di essere raccontate ” come ha osservato l’assessore all’Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione Puglia Loredana Capone.
Un’opportunità per raccontare i patti di collaborazione?
Puntando la telecamera su ambiti quali la valorizzazione e la cura dei beni comuni, l’ottimizzazione dei talenti, l’educazione giovanile e le iniziative economiche, è possibile dar vita ad una collaborazione tra il mondo del cinema e le organizzazioni no profit meridionali. In particolare, la valorizzazione dei beni comuni (intesi qui come “patrimonio storico-artistico e culturale; ambiente e paesaggio; beni confiscati alle mafie”), rappresentando l’anello di congiunzione che lega due mondi apparentemente distanti (quali il cinema e il Terzo settore), può creare occasioni di sviluppo sociale, culturale ed economico conducendo, con il tempo, a grandi risultati.
Successivamente alla pubblicazione dell’avviso sul sito dell’ Apulia Film Commission, che avverrà nel mese di gennaio 2018, saranno selezioneati 10 progetti a cui destinare fino a 40mila euro per la loro realizzazione. Il bando, incoraggiando la produzione di opere audiovisive incentrate su temi sociali, potrebbe dunque rappresentare un’ottima occasione per raccontare i numerosi patti di collaborazione diffusi nel sud Italia.
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