Welfare non significa assistenzialismo

Il disegno della sussidiarietà  chiama ad interrogarsi sul soggetto deputato a garantire la permanenza del legame tra diritti inviolabili e doveri inderogabili.

Daniele D’Alessandro osserva che se da un lato la solidarietà costituisce il presupposto per la cooperazione tra il singolo e la comunità, dall’altro lato la sussidiarietà “chiama a interrogarsi sul soggetto deputato a garantire la permanenza del legame tra diritti inviolabili e doveri inderogabili”, e consente che forme di espressione ulteriori e concorrenti con quelle della rappresentanza politica contribuiscano con il loro apporto alla partecipazione economica e sociale nell’attuazione del programma costituzionale.

Il ruolo dei privati

Attraverso la sussidiarietà, la solidarietà è svincolata dalle prestazioni imposte, in un nuovo assetto dei rapporti tra pubblico e privato, in cui quest’ultimo non necessita più, al fine dell’assunzione di responsabilità, di interventi normativi separati e distinti che legittimino la sua azione in singoli settori dell’ordinamento.
Sulla base di queste premesse l’Autore si interroga sui soggetti privati ammessi allo svolgimento di attività di interesse generale e sulla ripartizione dei ruoli delineata dall’art. 118 ultimo comma. La risposta a questo secondo quesito rifiuta una ricostruzione riduttiva del principio di sussidiarietà a favore di un’interpretazione più ampia della novella costituzionale che “giustifica il riconoscimenti di un nuovo ruolo, definibile di cittadinanza attiva”, che unisce pubblico e privato nelle responsabilità proprie del momento dell’assunzione delle scelte, e non solo in quello dello svolgimento di attività di interesse generale”.

Le novità

In questa nuova prospettiva viene analizzato il modello generale dell’azione amministrativa alla luce della legge n. 8 del 25 e degli orientamenti comunitari, in particolare del Poject Cycle Management, che vede come necessario e centrale l’apporto dei privati ai fini della validità dell’azione pubblica.

La sfera locale

L’ultima parte del saggio è dedicata all’incidenza della sussidiarietà sulla sfera politica locale. In particolare il comune costituisce il livello locale di individuazione e riconoscimento delle attività di interesse generale delle relative comunità di riferimento.

Nelle conclusioni l’Autore torna sui rapporti tra sussidiarietà e solidarietà rilevando che la prima “razionalizza” la seconda, “definendone sia gli orizzonti di attesa che gli aspetti soggettivi e segnando anche il procedimento che deve portare alla sua attivazione”.

La solidarietà non si esprime più esclusivamente attraverso l’intervento pubblico e in relazione alle disponibilità finanziarie di quest’ultimo, ma anche attraverso il perseguimento dell’interesse generale da parte dei cittadini; interesse generale che non è più appannaggio dei soggetti dotati di autonomia di indirizzo politico-amministrativo.

Citazione suggerita:

D’ALESSANDRO D., Autonomia, autorità, assistenzialismo: la sussidiarietà e le attribuzioni della politica e dell’amministrazione, in Labsus Papers (28), Paper n. 1.



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