Friuli Venezia Giulia, verso la quinta conferenza nazionale

La conferenza regionale del volontariato del Friuli – organizzata dal Movi-Movimento di volontariato italiano del Friuli Venezia Giulia e dal Centro servizi volontariato, con la regia della Regione -ha voluto aprire una fase di attenta riflessione sul ruolo politico dell’azione solidale e sulla sua capacità di intervenire per prevenire il disagio e promuovere la coesione sociale.

Per dare risposte alle vecchie e nuove povertà, il volontariato deve dialogare con tutti i soggetti che hanno il compito di costruire il bene comune, per dare testimonianza e rappresentare i bisogni di chi non ha voce (advocacy).

Il suo futuro sarà incentrato sul ruolo di tessitore di legami di comunità e di promozione di cittadinanza attiva e solidale.Questi cambiamenti saranno possibili solo se ci sarà uno sforzo collettivo per elaborare un nuovo pensiero e nuove azioni.

LE RICHIESTE «La ”Conferenza del volontariato” è stato un momento di discussione e di confronto per riflettere sul ruolo e sull’azione del volontariato» ha spiegato Franco Bagnarol, presidente del Movi Friuliano.


Le associazioni hanno avanzato richieste precise: alcune «di indirizzo», come la presa di posizione a favore del volontariato gratuito, come il rifiuto della deriva economicista che a volte tenta il volontariato stesso, come il superamento delle forme generiche di assistenzialismo e l’attenzione alla prevenzione.

Altre richieste, invece, più specifiche: il riconoscimento del volontariato come soggetto politico, la modifica della legge regionale per ribadire il principio della sussidiarietà (eliminando la dipendenza del volontariato dagli enti pubblici), la partecipazione alla progettazione del welfare locale, la modifica del comitato regionale del volontariato.

E ancora, la creazione di una banca dati sulle povertà e sulle risorse della regione nonché l’istituzione di una scuola per la «formazione del volontariato».

Alla conferenza hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni regionali, Maria Grazia Dente, presidente nazionale MoVi, Emanule Alecci per l’Osservatorio Nazionale del Volontariato e il Ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero.



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