All’interno di Lacittàintorno di Fondazione Cariplo ha preso il via, nel maggio 2018, Luoghicomuni, l’azione coordinata da noi di Labsus in collaborazione con Italia Nostra Onlus – Centro di Forestazione Urbana, orientata alla rigenerazione e cura condivisa di spazi aperti collettivi come beni comuni. Gli obiettivi sono diversi e integrati: potenziare la qualità e la quantità del verde urbano, costruire luoghi di aggregazione e condivisione, diffondere comportamenti e stili di vita sani e sostenibili, coinvolgere i cittadini in uno spirito di appartenenza e corresponsabilità.
Con questa azione Labsus intende valorizzare, nell’interesse generale, le risorse e le progettualità presenti nei territori attraverso i patti di collaborazione, per intercettare con più facilità e rapidità le proposte degli abitanti: creare le condizioni grazie alle quali, facendo perno sulle attività di cura, gestione e rigenerazione condivisa, potranno nascere e svilupparsi alleanze inedite tra soggetti diversi, con in comune il desiderio di vivere in un luogo più bello, più verde e più inclusivo.
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Ciò di cui siamo fermamente convinti è che le attività di cura, rigenerazione e gestione condivisa dei beni comuni promuovano il senso di comunità e la coesione sociale, valorizzando il protagonismo delle persone e il valore dei legami: i beni comuni permettono di allontanare l’idea di una società sempre più chiusa e intollerante, contrastandola con l’idea, necessaria e potente, di una società della cura.
Le azioni innescate attraverso Luoghicomuni vogliono quindi essere non solo di supporto alle progettualità in corso, ma offrire, in modi anche imprevedibili, nuove occasioni di condivisione, sinergia e coinvolgimento, per raggiungere insieme quelle finalità che, ricomponendo l’interesse pubblico e privato, sono espressione di bisogni individuali e collettivi, allo stesso tempo.
Lacittàintorno e i beni comuni
Nelle aree pilota di Lacittàintorno – quartiere Adriano, Corvetto, area via Padova e borgo di Chiaravalle – vi sono diverse realtà, riunite in associazioni o in gruppi informali, che si prendono cura del proprio territorio, spesso tra mille difficoltà. Parallelamente, i territori sono ricchi di potenziali beni comuni, come spazi dismessi, aree verdi abbandonate, strade e piazze degradate. Applicando il Regolamento dei beni comuni – approvato anche dal Comune di Milano nel maggio 2019 dopo una sperimentazione di 14 mesi – attorno a ogni porzione di edificio, frammento di strada, angolo di piazza o giardino, che venga trasformato in bene comune da un gruppo di cittadini attivi intenzionati a prendersene cura, si può costruire un patto di collaborazione, in cui il Comune e i protagonisti delle iniziative sottoscrivono gli impegni e le responsabilità reciproche.
Appunti di viaggio
L’editoriale “Se s’insegnasse (a progettare insieme) la bellezza” riporta gli appunti di viaggio raccolti in un anno e mezzo di lavoro e sperimentazione nelle periferie milanesi.
Oltre ai patti “VerdeMazzini” (unione di “VerdeMompiani” e “VerdePanigarola”), “Azzaip!”, “Tappeto”, “Il Giardino dei Desideri”, “Il Miglio delle Farfalle” a Corvetto sono in preparazione altri patti insieme alle scuole e alle comunità di bambini e docenti, piccoli commercianti, enti diversi del terzo settore locale, singoli cittadini. A ridosso dell’estate 2021 è stato firmato “Il Portale dei Saperi – Sezione Corvetto”, il primo patto di collaborazione per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale come bene comune. Con gli attori di Chiaravalle è stato invece elaborato un percorso complesso che ragiona sull’intero borgo come bene comune, con tre focus specifici sulla creazione di una piazza, sulla valorizzazione paesaggistica e culturale del giardino della ex scuola elementare Sciesa e sull’attivazione della comunità di genitori del borgo attorno al parchetto di via San Bernardo, con la nascita del patto “Giardino delle Rimembranze”. Sia a Corvetto che a Chiaravalle, con il supporto di Luoghicomuni, diversi attori e cittadini attivi hanno inoltre presentato due proposte per l’avviso pubblico “Piazza Aperte in ogni quartiere”: nel primo caso gli interventi di urbanistica tattica hanno visto la luce a settembre 2020 e continueranno nella primavera del 2021. La piazza aperta di Chiaravalle invece è in fase di co-progettazione, includendo nuove idee inerenti il modo di vivere lo spazio pubblico durante la pandemia nonché possibili risposte ai bisogni delle persone più duramente colpite dalla crisi socio-economica.
Fra Corvetto e Chiaravalle si snoda il Parco della Vettabbia, uno spazio naturale e agricolo, che è un polmone verde per i quartieri che vi si affacciano. Nell’area nord della Vettabbia grazie al rapporto con l’IC Fabio Filzi coinvolto nel Giardino dei Desideri, è in costruzione il patto del “Sentiero della Biodiversità”. Una connessione tra le tre sedi dell’IC Fabio Filzi (plessi della primaria al Corvetto, della primaria e secondaria al Vigentino), creando un corridoio ecologico pedonale, realizzato anche attraverso l’innesto di essenze particolari per incrementare la biodiversità della zona. La proposta di patto in costruzione coinvolge diverse associazioni, fondazioni, attori locali, cittadini, gruppi informali e alcuni istituti scolastici della zona nonchè le famiglie e gli insegnanti.
Parallelamente, in quartiere Adriano a giugno 2019 è nato il patto del “Real Giardino”, che trasforma un bene privato in stato di abbandono in un giardino e orto di comunità, Patto che è stato rinnovato a settembre 2021. A ridosso del Natale 2020 è stato firmato in questo quartiere il patto “Porta Adriano – la porta di ingresso al quartiere” che coinvolge soggetti diversi – scuole, compagnie di teatro, cooperative sociali, associazioni culturali e singoli abitanti – attorno a piazza Costantino, lo spazio che unisce via Padova con via Adriano. A distanza di un anno dalla firma del Patto di Porta Adriano i bambini e le bambine della scuola primaria Bottego sono nuovamente protagonisti della nascita di un nuovo Patto: I Giardini di via Amalfi. Il Giardino è un parco pubblico che ha rivisto la luce a dicembre 2021 dopo anni di attesa con inoltre l’apertura di un cancello di proprietà della società MM che permette l’accesso in sicurezza alla scuola primaria. Dai piccoli giardini di via Amalfi ci spostiamo nel Parco Adriano, dove prende vita Tana! che vuole essere un invito ad esplorare le nostre potenzialità creative. Tra le attività previste c’è la posa di arredi che possano stimolare il movimento e il gioco esplorativo, nati grazie ai suggerimenti dei ragazzi e delle ragazze del quartiere.
Con la seconda fase di Luoghicomuni il raggio di azione si amplia anche all’area di via Padova e dintorni. Il primo Patto ad essere firmato riguarda Il giardino denominato “Piccola Goccia” (area verde da via Sammartini all’alzaia Naviglio Martesana). I bambini e le bambine sono stati il motore trainante di questo Patto e hanno deciso di nominarlo “Parchetto Piccola Goccia” sottolineando il ruolo in prospettiva di questo luogo: un luogo in cui giocare, sostare e apprendere. Obiettivo principale infatti è la creazione di un’aula per la didattica all’aperto. Costeggiando la Martesana ci ritroviamo al Giardino Nascosto, un altro Patto firmato nella seconda fase di progetto. Grazie al Patto, il Giardino si è trasformato in un un luogo di tutti e non solo destinato ai soci dell’associazione ETC, ampliando le attività anche al corridoio che conduce al suo ingresso. Oltre alla creazione di un sentiero con il cippato, il corridoio, ispirandosi al Parco Guell di Barcellona, porterà un tocco di colore grazie alla realizzazione di panchine realizzate con piastrelle di recupero, la posa di fioriere e le rastrelliere per biciclette. Dalla Martesana ci spostiamo nel cuore pulsante di via Padova, la Piazzetta di via dei Transiti, una piccola area verde circondata da palazzi e da una cancellata che viene chiusa in orario serale. Un patto molto emblematico per l’area di via Padova che cerca di affrontare e trovare soluzioni condivise su temi cruciali quali il senso di sicurezza e la vivibilità dei luoghi di prossimità, l’inclusione e la convivenza con e tra culture diverse, l’abitare e le diverse forme di fragilità.
Nel corso di questi anni sono stati realizzati 58 workshop di coprogettazione delle diverse proposte di collaborazione che hanno visto il coinvolgimento di singoli cittadini, enti di terzo settore e amministrazione pubblica, di livello centrale e municipale cui aggiungere l’organizzazione di diversi eventi pubblici, le presentazioni dell’esperienza di Luoghicomuni ad eventi organizzati da altre organizzazioni e la partecipazione ad incontri di rete e continue riunioni, organizzative o formative, con il Comune di Milano nelle sue diverse articolazioni. Al termine del progetto sono 16 i patti siglati, di cui solo 1 non è stato rinnovato, mentre in alcuni casi si è optato per una “fusione” tra patti (ragione per cui i patti oggi attivi sono 13). Il Sentiero della Biodiversità è l’unico Patto ancora in costruzione. Sono solo numeri, che trasmettono però l’intensità e il ritmo degli eventi che si sono susseguiti, nella maggior parte dei casi difficili da pianificare esattamente in fase progettuale, in quanto parte dell’operare che ha caratterizzato l’intero progetto.
Desideri comuni
A dicembre 2019 persone e organizzazioni protagoniste dei diversi patti firmati e in costruzione, da Adriano a Chiaravalle, si sono incontrati per confrontarsi e definire insieme dei “desideri comuni”, co-progettando con noi la seconda fase di Luoghicomuni.
Dall’incontro è emerso in particolare come la costruzione di una rete tra i “pattisti” rappresenti un obiettivo condiviso, da inserire ai primi posti nella lista dei desideri collettivi. Tra gli obiettivi ritenuti importanti e su cui lavorare troviamo:
- un ulteriore incremento delle azioni concrete, perché il “fare insieme” è stato il vero collante, oltre che la dimostrazione tangibile del cambiamento che i patti di collaborazione possono portare;
- un coinvolgimento e un ingaggio maggiore degli abitanti, costruendo reti sempre più capillari, multiculturali, inclusive;
- una comunicazione efficace con il quartiere e con la città, creativa ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale;
- un miglioramento e una semplificazione delle procedure interne all’amministrazione pubblica (in particolare in merito agli eventi ricreativi e culturali che possono essere svolti nell’ambito dei patti);
- un rafforzamento politico dell’amministrazione condivisa dei beni comuni, affinché diventi sempre più la chiave delle trasformazioni dei nostri quartieri.
Lacittàintorno: più spazio in città
Lacittàintorno è il programma di Fondazione Cariplo che coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione di spazi inutilizzati o in stato di degrado, per migliorare la qualità della vita e creare “nuove geografie” cittadine.
Lacittàintorno ha preso il via nel mese di ottobre 2017 a Milano, in alcune aree pilota nel nord-est e sud-est della città: quartiere Adriano, Corvetto, area via Padova e borgo di Chiaravalle. In queste zone, dove accanto alle criticità è presente un ricco tessuto di associazioni, cooperative sociali e gruppi informali, Lacittàintorno ha portato ricerca, interventi nelle scuole, percorsi di cittadinanza attiva e animazione culturale, arte relazionale, per ampliare le opportunità, promuovere il protagonismo delle comunità nello sviluppo delle aree, “accendere le luci” e renderle attrattive nel contesto cittadino.
Per avere informazioni sul programma più vasto e sulle diverse azioni di rigenerazione urbana che Lacittàintorno di Fondazione Cariplo promuove nei quartieri pilota: lacittaintorno.it – fb tw ig @lacittaintorno.
Per richiedere informazioni su Luoghicomuni e saperne di più potete:
- Scrivere a lombardia@labsus.net
- Unirvi al gruppo Facebook Labsus Lombardia
- Seguire le pagine Facebook e Instagram di Labsus