Da oggi i milanesi dispongono di un quadro di regole certe e trasparenti per collaborare alla pari con l'amministrazione comunale

Un volto e un’anima cittadina ancora più belle. Per perseguire questa strada Milano ha da oggi il Regolamento sulla disciplina della partecipazione dei cittadini attivi alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei Beni Comuni urbani. Dopo una sperimentazione durata 14 mesi, (nella quale sono stati realizzati molti interventi in città su verde pubblico, riqualificazione e rigenerazione urbana), il Consiglio Comunale ha approvato, con 28 voti favorevoli e 7 astenuti, il Regolamento. I patti di collaborazione, quindi, sono da oggi ufficialmente regolamentati e a disposizione di cittadini, associazioni, gruppi informali e comitati di quartiere che vogliono iniziare un percorso con il Comune di Milano, per prendersi cura e riqualificare spazi pubblici, aree verdi, immobili in disuso o degradati.
Abbiamo messo a punto una procedura semplice e innovativa che consente a tutti i cittadini attivi, da soli oppure organizzati in gruppi informali, associazioni o comitati, di collaborare con il Comune nell’amministrazione e nella cura di beni e servizi”, ha affermato soddisfatto l’assessore alla Partecipazione, cittadinanza attiva e open data, Lorenzo Lipparini. Ora – rilancia l’assessore – si attendono le nuove proposte di patti, “che consentano ai cittadini e all’Amministrazione di unire le forze per la riqualificazione di spazi pubblici, immobili o aree verdi e la realizzazione di attività che migliorino la qualità della vita nei quartieri”.

Più di 20 i patti già siglati o prossimi alla stipula

Gli interventi già realizzati, che hanno dimostrato l’efficacia di questo strumento amministrativo, sono molti, e nel comunicato finale delle Comune se ne indica qualcuno ad esempio:

– la riqualificazione di via Abbiati, nel cuore del quartiere di edilizia popolare di San Siro (Municipio 7), con installazione di dissuasori della sosta e arredo su proposta delle associazioni Mapping San Siro (Politecnico di Milano), TempoRiuso, Alfabeti Onlus e la collaborazione di Retake Milano, Laboratorio di quartiere S. Siro e Custodi sociali;

– il programma di rimozione periodica del vandalismo grafico nel terminal autolinee di Lampugnano, (Municipio 8), insieme al concessionario privato, l’associazione Retake Milano e la collaborazione di studenti Erasmus;

– la creazione di una biblioteca di quartiere in un appartamento confiscato alla criminalità, in viale Espinasse 106 (Municipio 8), al termine di un percorso partecipativo con l’associazione Circola e Ascolto Attivo;

– un accordo per la cura e la rigenerazione urbana del “Giardino delle Culture”, tra via Morosini e via Bezzecca (Municipio 4).

– il programma di cura e gestione delle aiuole e del verde in via Mompiani (Municipio 4), con alcuni cittadini attivi dei caseggiati ALER, due comitati di quartiere, il gruppo informale Diversamente Occupati, l’associazione Casa per la Pace, il supporto del Laboratorio di quartiere, dei Custodi sociali, nonché il sostegno del programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo, attraverso l’azione coordinata da Labsus Luoghicomuni;

– gli interventi di urbanistica tattica nell’area di Porta Genova (Municipio 6) a cura della direzione Piano Quartieri e il progetto “Repubblica del Design” in Piazza Alfieri, nei pressi della stazione di Bovisa Fnm, promosso dal Politecnico di Milano Campus Bovisa (Municipio 9) con il contributo alla riqualificazione del quartiere di un’associazione di creativi attiva nella zona.

A questi – si legge ancora – si aggiungono altri 14 patti di collaborazione in fase di istruttoria avanzata e prossimi alla stipula dell’accordo. Inoltre, diverse altre proposte sono state già presentate all’Amministrazione Comunale e stanno seguendo l’iter.

Come presentare una proposta

“Si tratta – ha affermato Lipparini – di una forma di volontariato avanzato per la cura dei beni comuni, che ci consentirà di amministrare in modo aperto e partecipativo e attivare energie civiche grazie a procedure informali e semplificate”.
I cittadini interessati a proporre un patto di collaborazione con l’Amministrazione comunale possono scrivere all’indirizzo partecipazione@comune.milano.it, oppure rispondere agli avvisi periodici pubblicati sul sito del Comune di Milano nella sezione dedicata. Sarà compito dell’Ufficio Partecipazione svolgere la procedura d’istruttoria con le direzioni competenti e gli eventuali soggetti terzi coinvolti. A partire, sempre, dalla verifica della possibilità concreta di stipula del patto. Per i cittadini attivi è anche disponibile una copertura assicurativa per malattia, infortunio e responsabilità civile per danni causati a terzi a ai beni oggetto di patto di collaborazione.