Sembra ormai consolidato che l’amministrazione condivisa stia contribuendo ad arricchire i servizi pubblici: i cittadini prendendosi cura di spazi verdi o immobili, contribuiscono a costruire azioni e attività per le comunità, trasformando gli spazi in luoghi di aggregazione. Oppure integrano servizi già esistenti con attività nuove, non previste, come all’interno delle scuole, delle biblioteche o dei centri culturali: attraverso le idee e le competenze dei singoli, incrociando e mettendo in comune le risorse, si creano luoghi più aperti, ricchi e inclusivi
Ma cosa succede nell’ambito dei servizi sanitari e sociali, ambiti più professionalizzati e rigidi, costruiti sulle competenze e sulle gerarchie strutturate? È possibile immaginare una gestione collaborativa per i servizi sanitari e sociali? I patti possono interfacciarsi e arricchire servizi sanitari e sociali? E se lo fanno, in che modo contribuiscono a migliorarli? Si stanno aprendo riflessioni sulla sussidiarietà orizzontale anche all’interno delle ASL o altre strutture dedicate alla salute?
Ne discuteremo insieme il 19 novembre dalle 17.30 alle 19.00 presso il Patto di collaborazione di via Le Chiuse, 66 – Torino. Il Patto di collaborazione firmato dalla Circoscrizione 4 di Torino e dall’Associazione culturale Archimente, dall’Impresa sociale Stranaidea e dalla Cooperativa sociale Patchanka, mira a rafforzare i legami di prossimità tra cittadini, gruppi ed enti, potenziando le risorse comunitarie e sviluppando un modello innovativo di welfare inclusivo che integri servizi tradizionali ad altri proposti dai soggetti firmatari.